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Ma che sapore ha una giornata uggiosa??.....Qui alla Mostra del Cinema di Venezia sicuramente ha quello della stanchezza!! Sesto giorno di Festival e si inizia a perdere lo charme e la freschezza dell’arrivo, i ritmi lavorativi provano arduamente gli addetti ai lavori: proiezioni, proiezioni, conferenza, proiezioni, sala stampa, incontro, aperitivo, proiezioni, festa del film, sveglia presto e si ricomincia! Lo so è un duro lavoro, ma, come si dice, qualcuno dovrà pur farlo…
Il concorso prosegue inesorabile, abbiamo visto The Master, il film di Paul Thomas Anderson, che racconta, in maniera non dichiarata ma palesemente celata, la genesi di Scientology, la discussa setta scientifica di cui fanno parte alcune fra le più famose stelle di Hollywood. Film, a nostro parere fra i migliori in corsa per il Leone D’Oro, con un’ottima interpretazione di Joaquin Phoenix (pazzia a parte) e Philip Seymour Hoffman. L’italiano E’ stato il figlio di Daniele Ciprì, ci ha sorpreso con una storia familiare a cavallo fra gli anni’70 e ’80, ben strutturata, in cui si affrontano le drammatiche vicissitudini dei protagonisti in chiave sarcastica, nel cast Tony Servillo che non delude mai.
Camminando per il Lido, fra una proiezione e l’altra, vi potrebbe capitare di leggere dei simpatici volantini affissi qui e lì, che ironizzano sulla figura di Terence Malick , in cui si legge: “Avete visto quest’uomo?” e sotto una grande foto del regista con il consueto cappello da cowboy. Il suo film, To the wonder, ha riscosso pareri discordanti, c’è chi lo ha amato e chi odiato, noi lo salviamo perché è Malick, e una regia di Malick non si può non salvare, se non fosse che la pellicola sembra essere stata costruita con le scene tagliate di The Tree of Life (film del 2011). Non sarà che con il fatto che il buon Terence ci ha abituato a fare un film ogni cinque/sette anni, ora questo ci sembra essere uguale al precedente? A voi la scelta…Noi vi diamo un Ni per lui.
Takeshi Kitano e il suo cinema non deludono, anche lui in Concorso al Festival con il film Outrage Beyond, ha cambiato genere, meno introspettivo, meno profondo, ma comunque sia estremamente ironico e divertente.
Sorpresa di questa 69a Mostra è il film Fill the Void, della regista Rama Burshtein, che racconta le dinamiche dei matrimoni della comunità ebraica in Israele, parte lento per poi riprendersi proponendo ironia e sentimento. Tutte le giornaliste saranno state colpite anche dal fascino del protagonista in conferenza stampa, notevole!!
Per continuare sul gossip, ieri siamo state deliziosamente meravigliate di trovare Michael Fassbender allo spazio Disaronno per la premiazione dei corti di YouTube, l’attore, Coppa Volpi per Shame lo scorso anno, si è trattenuto giusto il tempo della premiazione per poi evaporare come uno splendido sogno.
Nota stonata per quanto riguarda le proiezioni di questi giorni è la pellicola di Susan Bier, ovvero Love is all you need, con Pierce Brosnan, vi basti sapere che il film si apre con una panoramica di Sorrento e la canzone That’s Amore a sottofondo….una vera innovazione nel cinema, qualcosa che nessuno ha mai fatto, più adatto al ciclo Tante Storie di canale 5 che alla Mostra del Cinema di Venezia.
Questa sera altro giro altra corsa, si va a vedere un meraviglioso Kim Ki-duk con il suo Pieta, in cui confidiamo parecchio di svegliarci dal torpore della mancanza di entusiasmo, e in seconda serata Disconnect di Henry –Alex Rubin. Della serie chi si ferma è perduto e..noi viaggiamo in bici!!
Sonia Serafini – Serena Guidoni
